Il modello DADA costituisce una rivoluzione nell'approccio educativo, già adottato con successo in vari paesi europei e sempre più diffuso anche in Italia. Questa metodologia si concentra sull'ottimizzazione degli spazi di apprendimento al fine di promuovere una didattica attiva, in cui gli studenti assumono un ruolo centrale nel costruire la propria conoscenza.
Nel nostro Istituto Comprensivo, dopo un'attenta analisi teorica e pedagogica, è stata adottata questa innovativa metodologia a partire dall'anno scolastico 2023/2024. Questa modalità comporta un abbandono dell'aula tradizionale a favore degli "AMBIENTI DI APPRENDIMENTO". In pratica, ciò significa che la concezione tradizionale di aula (ad esempio IB) è rimpiazzata da aule tematiche assegnate a uno o più docenti della stessa disciplina, o anche a gruppi di discipline (come ad esempio l'"Aula Dante" per le lettere o l'"Aula Pitagora" per la matematica).
Questa approccio innovativo trasforma l'intero edificio scolastico in una serie di ambienti tematici, creando un'unica e ampia struttura dedicata all'apprendimento, progettata su misura per ciascuno studente.
L'idea dell'aula tematica trasforma ciascuna disciplina in uno spazio unico, personalizzato dai docenti con mobili versatili che permettono rapida trasformazione, angoli specifici per l'insegnamento e molto altro. Docenti e studenti possono collaborare nell'abbellire gli spazi con murales e disegni, promuovendo un approccio didattico inclusivo e collaborativo. Questi ambienti sono dotati di tecnologie all'avanguardia, risorse multimediali e arredi flessibili.
Quanto allo spostamento tra le aule, il processo è semplice: ad ogni cambio d'ora, gli studenti prendono i libri necessari dalla loro cassetta degli armadietti (eliminando il peso degli zaini) e si dirigono in fila, mantenendo la destra, verso l'aula della disciplina in programma, dove il docente li aspetta (per ulteriori dettagli consultare il Regolamento Dada dell'Istituto).
Tuttavia, non solo le aule sono coinvolte in questa trasformazione. Ogni ambiente, dai corridoi agli spazi aperti e condivisi (come l'agorà), dalle aule dei docenti alle pareti e alle scale, diventa parte integrante dell'edificio dedicato all'apprendimento. In pratica, l'intera scuola subisce una profonda trasformazione!
Il "Movimento" come catalizzatore dell'Insegnamento e dell'Apprendimento
Il concetto di "movimento" svolge un ruolo cruciale nel processo di insegnamento e apprendimento. Ricerche neuroscientifiche hanno dimostrato che il movimento agisce come uno stimolo energetico, accrescendo la capacità di concentrazione e conferendo un significato più profondo all'apprendimento. I cambiamenti di posizione e gli spostamenti non rappresentano soltanto un intermezzo temporale, ma sono un elemento che riattiva la concentrazione e stimola le abilità cognitive. Pertanto, qualsiasi intervallo di tempo, anche se apparentemente non dedicato all'apprendimento diretto, si rivela indirettamente funzionale al processo di acquisizione delle conoscenze.
L'Importanza della "Fiducia" come Fondamento Pedagogico
La "fiducia" si configura come un principio fondamentale su cui basare l'educazione. Sebbene l'idea di consentire ai giovani di spostarsi autonomamente da un ambiente all'altro possa suscitare timori negli adulti, quali "E se si fanno male?" o "E se ci mettono troppo tempo?", questo modello educativo mira a superare tali preoccupazioni. L'obiettivo principale consiste nel sollecitare e rafforzare l'autonomia, la responsabilità e il rispetto delle regole tra i giovani. Inoltre, il processo di progettazione e realizzazione di uno spazio condiviso conferisce agli studenti un senso di proprietà nei confronti dell'ambiente, promuovendo un apprendimento cooperativo e laboratoriale. Questa approccio attivo all'apprendimento trasforma ciascun studente in un protagonista del proprio percorso di conoscenza, stimolandone la motivazione nell'edificazione del proprio sapere.
Fondamentale presupposto per la realizzazione dei traguardi predefiniti consiste nella strenua condivisione all'interno della comunità educativa dell'Istituto, la quale comprende docenti, collaboratori, discenti e genitori. Tale condivisione mira a un forte allineamento di intenti e visioni, al fine di abbracciare con fervore le sfide rinnovate che si prospettano. L'atto di condividere spazi e ambienti tra il corpo docente è concepito con l'ottica di promuovere l'interazione, la collaborazione e la condivisione di idee e soluzioni che intrinsecamente si adattino alla prassi didattica. Questi elementi concorrono all'efficace miglioramento della qualità del lavoro e all'opportuna valorizzazione delle competenze professionali individuali.
Gli studenti, in virtù di ciò, sperimentano un notevole incremento di motivazione verso il processo di apprendimento, mentre le famiglie si integrano in modo attivo e sinergico nella vita scolastica dei propri figli. Quello che è stato conseguito fino a questo punto è merito dell'impegno e dell'ardore dell'intera comunità educativa. Si esprime un sincero ringraziamento per aver saputo intravedere prospettive positive e potenzialità nell'ambito del DADA, contribuendo così a trasformarlo in un esempio di eccellenza tra le buone pratiche del sistema educativo italiano.
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